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al testo di Luciano Nanni
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Per te c’è ancora il cielo, il fiore sulla finestra. Pensa a coloro che sfinirono la loro carne nell’addio. Sotto il duro grido il sangue riverso, i fanciulli annegati nel fondo della morte. Quando si toccano abissi e la nostra anima è nel buio invecchiano le primavere, gli alberi tremano nell’acqua. Così non credo, né trovo un gesto di pietà, perché il mio pianto è grano ritrovato, la tua memoria onda nel sogno. Non trovo altro, che un marmo senza parola.
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